Targa in ottone o in plexiglass? Le principali differenze

Postato su: nov 4, 2025

Categorie: Guide e Consigli Utili

Autore: Daniele Tarantino

Targhe in ottone o in plexiglass? Se stai scegliendo una targa professionale per studio, ufficio o condominio, questa guida ti aiuta a capire differenze, pro e contro dei due materiali più richiesti. Confrontiamo esteticaresistenza esternamanutenzionecosti e installazione, con esempi pratici per targa in ottone e targa plexiglass. Se cerchi soluzioni pronte, personalizzate e acquistabili anche online, troverai consigli concreti per ordinare senza sorprese: dalla targa plexiglass alle targhe in ottone online con finiture premium.

Ottone vs. Plexiglass: Estetica e immagine delle targhe

La prima scelta è spesso visiva: l’ottone comunica prestigio classico e istituzionale, mentre il plexiglass offre un look contemporaneo, pulito e leggero. Entrambi permettono alta personalizzazione (incisione, stampa a colori, smaltatura, combinazioni con cornici o basi). Nel seguito vediamo i tratti distintivi delle principali famiglie: targhe in ottone e targhe in plexiglass.

Ottone: look classico e prestigioso

Una targa in ottone valorizza ingressi di studi legali, notarili, sedi di rappresentanza e professioni che ricercano autorevolezza. L’ottone lucido cattura la luce con riflessi caldi; la versione satinata attenua i riflessi e aggiunge sobrietà. I bordi possono essere bisellati o smussati per un effetto più importante. Con l’ottone si abbinano bene incisioni profonde, smalti riempitivi e stemmi o sigilli istituzionali. Per segnaletica di formato ridotto, le targhette in ottone mantengono la stessa eleganza in spazi minimi (citofoni, campanelli, uffici interni). 

Plexiglass: stile moderno e minimale

La targa plexiglass è perfetta quando l’identità visiva è contemporanea: trasparenze, stratificazioni, colori pieni e stampa UV ad alta definizione consentono effetti grafici impossibili sui metalli. Nella versione trasparente si ottiene un “effetto vetro” raffinato; il plexiglass opalino diffonde la luce per retroilluminazioni leggere; le lastre colorate consentono palette coordinate al brand. 

Resistenza e durata all’esterno

Entrambi i materiali possono vivere all’esterno, ma con logiche diverse. L’ottone, essendo una lega di rame e zinco, è robusto e durevole, ma tende a ossidarsi (patina) se non protetto. Il plexiglass (PMMA colato) è pensato per uso outdoor grazie alla resistenza ai raggi UV e agli agenti atmosferici; la qualità della lastra, le protezioni superficiali e il metodo di stampa determinano la durata effettiva nel tempo.

Protezioni, raggi UV, graffi e ingiallimento

  • Ottone. Per una targa in ottone a lunga durata, si utilizzano vernici protettive trasparenti (clear coat) o laccature antigraffio e anti-impronta. Queste riducono ossidazione e micrograffi, mantenendo la brillantezza. Laddove si voglia la patina naturale, si può optare per una protezione leggera o nulla, accettando il naturale viraggio del colore nel tempo.
  • Plexiglass. Le targhe in plexiglass di qualità impiegano PMMA colato con filtri UV e talvolta hard-coat superficiale per aumentare resistenza al graffio. La stampa UV a colori, protetta sul retro o tra due strati, riduce l’esposizione diretta agli agenti atmosferici. L’ingiallimento dipende da qualità della lastra, intensità solare e manutenzione: su materiali premium e con protezioni adeguate, la stabilità cromatica è eccellente per molti anni. In ambienti marini (salsedine) o altamente inquinati, una pulizia regolare preserva trasparenza e nitidezza.

Manutenzione ordinaria: come mantenerle nel tempo

  • Ottone. Polvere e smog si rimuovono con panni morbidi e detergenti neutri. Evita prodotti aggressivi o abrasivi. Dove è presente vernice protettiva, basta una pulizia delicata; senza protezione, si può lucidare periodicamente con paste specifiche per metalli, ripristinando brillantezza.
  • Plexiglass. Per la targa plexiglass usa solo panni in microfibra e detergenti non ammoniacali. L’ammoniaca opacizza il PMMA. Macchie resistenti si trattano con detergenti per superfici delicate. Micrograffi leggeri si riducono con polish dedicati. Conserva la pellicola protettiva fino al montaggio e non appoggiare la lastra su superfici abrasive.

Costi e fasce di prezzo

Il budget varia per materiale, spessore, dimensioni, lavorazioni (incisione, stampa UV, smaltatura), forature/copriviti/distanziali/cornici e quantità. In generale, a parità di formato, le targhe in plexiglass sono più economiche dell’ottone, specie nelle misure medio-grandi; tuttavia l’ottone offre un valore percepito elevato e un impatto istituzionale unico. Le targhette plexiglass e le targhette in ottone hanno prezzi contenuti a fronte di personalizzazioni coordinate su più uffici.

Componenti del prezzo: materiale, formato, lavorazione

  • Materiale e spessore. PMMA colato (plexiglass) da 3 a 10 mm; ottone con finitura lucida o satinata e eventuale vernice protettiva 2mm.
  • Formato. Standard (es. 20×15, 30×20) o su misura; le lastre ampie incidono di più sul costo.
  • Lavorazione. Incisione (profondità, riempimento a smalto), stampa UV a colori (anche bianco selettivo), bisellature o smussature bordi, forature.
  • Accessori. Copriviti in metallo (per ottone), distanziali meccanici (per plexiglass), cornici, basi da tavolo.

Per ulteriori approfondimenti scopri il nostro articolo su quanto costa una targa professionale.

Sia le le targhe in plexiglass online che le targhe in ottone online permettono di combinare opzioni e ricevere la bozza prima della produzione.

Fissaggio e installazione per la targa

L’installazione influenza resa e durata. Di seguito le soluzioni consigliate in base al materiale, con una nota importante: per ragioni tecniche ed estetiche, non tutte le opzioni sono intercambiabili.

  • Ottone: Su targa in ottone si utilizzano copriviti coordinati (in ottone per l’ottone), che completano il look e garantiscono serraggio sicuro. Si può intervenire su muro pieno, cartongesso (con tasselli adeguati) o pannelli lignei. 
  • Plexiglass: Per targa plexiglass e targhe in plexiglass si preferiscono fissaggi meccanici come distanziali (effetto sospeso). Questa soluzione valorizza trasparenza e bordi lucidi, ed è stabile nel tempo. 

Casi d’uso della targa professionale in ottone e in plexiglass

Studi legali, notarili e sedi di rappresentanza

Qui l’ottone dà il meglio: una targa in ottone comunica immediatamente tradizione, autorevolezza e affidabilità. Facciate storiche, ingressi su strada e palazzi d’epoca sono il contesto naturale. In interni, targhette in ottone coordinano stanze, sale riunioni e targhe su porte. Quando serve leggibilità assoluta, i testi incisi e smaltati nero/blu scuro funzionano in ogni condizione di luce. Per cerimonie e convegni, le targhe in ottone da tavolo su base legno completano la mise-en-place con personalità.

Ambulatori, uffici moderni e ambienti ad alto passaggio

In contesti contemporanei, luminosi o minimal, il plexiglass è la scelta naturale. Le targhe in plexiglass con stampa UV permettono logo a colori, piani cromatici, grafica con bianco selettivo e icone per percorsi interni. In corridoi lunghi, i distanziali creano un effetto sospeso che migliora la percezione spaziale e la leggibilità.

Quale scegliere? Matrice decisionale rapida

Domande chiave: dove, quanto dura, che immagine vuoi

  • Che immagine devo comunicare? Istituzionale, classica ➜ targa in ottone.         Contemporanea, luminosa ➜ targa plexiglass.
  • Dove la installo? Facciata storica o contesto formale ➜ ottone.                                                        Hall moderna, uffici con brand a colori, cliniche ➜ plexiglass.
  • Quanto grande? Formati ampi con grafica ricca ➜ plexiglass (stampa UV perfetta per loghi e immagini). Formati medi con testo istituzionale ➜ ottone.
  • Che fissaggio voglio? Copriviti a filo, look tradizionale ➜ ottone.                                                 Effetto sospeso con distanziali ➜ plexiglass (no biadesivo come soluzione primaria).
  • Budget e numero di pezzi? Serie numerose e segnaletica interna ➜ plexiglass o targhette plexiglass. Poche unità premium ➜ ottone.
  • Manutenzione nel tempo? Lucidatura periodica accettata ➜ ottone.                                        Pulizia rapida con panni microfibra ➜ plexiglass.

Tabella comparativa: "Ottone vs Plexiglass"

CaratteristicaTarghe in OttoneTarghe in Plexiglass
ImmagineClassica, istituzionale, di rappresentanzaModerna, luminosa, minimale
PersonalizzazioneIncisione profonda, smalti, bordi bisellatiStampa UV a colori, bianco selettivo, stratificazioni
Resistenza esternaMolto alta, richiede protezione/vernici per limitare ossidazioneMolto alta con PMMA e filtri UV; hard-coat utile contro micrograffi
ManutenzionePulizia delicata; possibile lucidatura periodicaPanni microfibra; evitare ammoniaca e abrasivi
FissaggioCopriviti coordinati (no distanziali)Distanziali
Formati tipiciMedio/grandi per ingresso; targhette in ottone per porte e citofoniDa piccoli a grandi; targhe plexiglass da tavolo e segnaletica interna
BudgetPiù alto a parità di dimensioni; valore percepito premiumGeneralmente più economico, ideale per serie numerose

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Domande frequenti

Sono entrambi idonei all’esterno se lavorati correttamente. L’ottone è estremamente robusto e può essere protetto con vernici trasparenti per limitare l’ossidazione. Il plexiglass (PMMA colato) con filtri UV e hard-coat mantiene nel tempo trasparenza e grafica, soprattutto se la stampa è protetta sul retro o tra strati. In ambienti marini o molto esposti, è decisiva la qualità della lastra, la protezione superficiale e una pulizia periodica adeguata.

A parità di formato, una targa plexiglass è in genere più conveniente; l’ottone ha un costo superiore ma un impatto premium. Il prezzo dipende da materiale, spessore, dimensioni, tecnica. Per budget contenuti con grande resa cromatica sono ottime le targhette plexiglass; per ingressi di rappresentanza la targa in ottone resta la scelta più autorevole.

Ottone: panni morbidi e detergenti neutri; eventuale lucidatura periodica se non protetto.
Plexiglass: microfibra e detergenti non ammoniacali; niente abrasivi. Conservare la pellicola protettiva fino al montaggio e non serrare eccessivamente i fissaggi. In entrambi i casi, la manutenzione regolare prolunga brillantezza e leggibilità.

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