Normative di riferimento per la targa in condominio
Cosa dice il Codice Civile, art. 1117 e 1138
Gli articoli 1117 e 1138 del Codice Civile disciplinano, tra l’altro, le parti comuni e il regolamento condominiale. Le targhe applicate su facciata, androne, portone o bacheca rientrano spesso in aree comuni: per questo la loro gestione non è un fatto esclusivamente del singolo. In sintesi: è legittimo comunicare l’identità dello studio/attività presente nell’edificio, ma sempre nel rispetto delle regole condominiali, del decoro e della sicurezza.
Decoro architettonico, sicurezza e parti comuni
Il decoro architettonico tutela l’aspetto complessivo dell’edificio: materiali impropri, dimensioni eccessive o posizionamenti invasivi possono essere contestati. Anche la sicurezza conta: fissaggi inadeguati, spigoli vivi o ostruzioni di passaggi/uscite non sono ammessi. L’obiettivo è una targa sobria, leggibile e ben integrata.
Regolamento condominiale e prassi
Regolamento contrattuale vs assembleare
Il regolamento contrattuale (allegato agli atti di acquisto) può imporre vincoli stringenti su materiali, formati e punti di affissione, spesso non modificabili a maggioranza semplice. Il regolamento assembleare disciplina invece la convivenza e può essere aggiornato con delibera. In entrambi i casi, prima di procedere verifica le prescrizioni scritte e le prassi consolidate dello stabile.
Divieti, limitazioni e prescrizioni tipiche
Nei regolamenti più diffusi compaiono indicazioni come: uso di formati standard (es. 30×20 cm), colori e materiali coordinati (ottone/alluminio/plexiglass in finitura sobria), posizione in prossimità del citofono o dell’ingresso, contenuti essenziali (nome, qualifica, orari) e divieto di messaggi pubblicitari. Talvolta è previsto un pannello unico con targhette uniformi per tutte le unità.
Autorizzazioni targa: come richiederle
Iter pratico: richiesta all’amministratore e delibera
Prepara una domanda scritta all’amministratore con: bozza grafica, dimensioni, materiale, sistema di fissaggio, punto di installazione e foto di contesto. Allegare un render aiuta a mostrare l’impatto sul decoro. L’amministratore può autorizzare se rientra nelle prassi, oppure rimettere la decisione all’assemblea.
Maggioranze e tempi: cosa aspettarsi
Se serve delibera, potrà essere richiesta una maggioranza semplice o quanto previsto dal regolamento per modifiche che interessano le parti comuni. Considera tempi tecnici: convocazione, assemblea, eventuale richiesta di integrazioni. Una domanda completa riduce sospensioni o dinieghi.
Requisiti della targa professionale
Una buona targa condominiale o targa per studi professionali deve essere chiara, uniforme e conforme alle regole di edificio e contesto urbano.
- Dimensioni, materiali, posizionamento: formati tipici 20×15, 25×15, 30×20, 40×30 cm; materiali sobri (ottone, alluminio, plexiglass) con finiture uniformi; posizionamento vicino all’ingresso o al campanello, a un’altezza leggibile e senza intralci.
- Contenuti ammessi: informativa vs pubblicitaria: di norma consentiti nome e cognome, titolo/qualifica, orari e contatti. Sono spesso vietati claim commerciali, prezzi e grafiche aggressive. L’obiettivo è identificare, non promuovere.
Nota sui fissaggi:
Per una resa elegante e durevole, nelle targhe in ottone o alluminio si impiegano fori con copriviti coordinati o biadesivo. Sulle targhe in plexiglass si privilegiano soluzioni meccaniche con distanziali.
Quando non è possibile affiggere la targa
L’installazione può essere negata quando la targa viola il regolamento (dimensioni non conformi, materiali vietati), compromette il decoro architettonico (colori o stili incoerenti) o la sicurezza (ostruzione passaggi, fissaggio precario). Anche contenuti palesemente pubblicitari o vistosi possono essere respinti.
Casi particolari per la targa in condominio
Ci possono essere dei casi eccezionali in cui bisogna prestare più attenzione.
Targa dell’amministratore di condominio: è obbligatoria?
Molti stabili espongono una targa amministratore condominio o una targhetta condominiale con nome, recapiti e orari per la reperibilità: non sempre è formalmente obbligatoria, ma è fortemente consigliata per trasparenza e comunicazioni rapide con i condomini e i fornitori. Anche qui valgono uniformità e sobrietà.
Studi professionali, ambulatori e attività aperte al pubblico
Per studi medici e studi tecnici l’affissione è spesso prassi consolidata (identificazione e orari). Attività aperte al pubblico possono richiedere, oltre alla targa, altre forme di segnaletica previste dal Comune (es. orari di apertura). Se l’edificio è sottoposto a vincoli (centro storico/paesaggistici), informati sugli ulteriori permessi.
⛔️ Disclaimer:
I contenuti hanno finalità informativa generale e non sostituiscono pareri legali. Verifica sempre il regolamento del tuo stabile e confrontati con l'amministratore.
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