Regolamenti e linee guida per installare la targa in condominio

Postato su: ott 28, 2025

Categorie: Guide e Consigli Utili

Autore: Daniele Tarantino

Stai cercando informazioni chiare sui regolamenti targa condominio? In questa guida trovi un quadro pratico e aggiornato su norme, prassi e autorizzazioni per installare una targa condominiale o una targhetta amministratore condominio senza errori. Vedremo cosa prevedono Codice Civile e regolamento condominiale, come presentare la richiesta all’amministratore, quali requisiti rispettare (dimensioni, materiali, contenuti) e quando l’affissione può essere negata per motivi di decoro o sicurezza. Se invece sei interessato a sapere i costi, abbiamo realizzato per te una guida su quanto costa una targa professionale.

Normative di riferimento per la targa in condominio

Cosa dice il Codice Civile, art. 1117 e 1138

Gli articoli 1117 e 1138 del Codice Civile disciplinano, tra l’altro, le parti comuni e il regolamento condominiale. Le targhe applicate su facciata, androne, portone o bacheca rientrano spesso in aree comuni: per questo la loro gestione non è un fatto esclusivamente del singolo. In sintesi: è legittimo comunicare l’identità dello studio/attività presente nell’edificio, ma sempre nel rispetto delle regole condominiali, del decoro e della sicurezza.

Decoro architettonico, sicurezza e parti comuni

Il decoro architettonico tutela l’aspetto complessivo dell’edificio: materiali impropri, dimensioni eccessive o posizionamenti invasivi possono essere contestati. Anche la sicurezza conta: fissaggi inadeguati, spigoli vivi o ostruzioni di passaggi/uscite non sono ammessi. L’obiettivo è una targa sobria, leggibile e ben integrata.

Regolamento condominiale e prassi

Regolamento contrattuale vs assembleare

Il regolamento contrattuale (allegato agli atti di acquisto) può imporre vincoli stringenti su materiali, formati e punti di affissione, spesso non modificabili a maggioranza semplice. Il regolamento assembleare disciplina invece la convivenza e può essere aggiornato con delibera. In entrambi i casi, prima di procedere verifica le prescrizioni scritte e le prassi consolidate dello stabile.

Divieti, limitazioni e prescrizioni tipiche

Nei regolamenti più diffusi compaiono indicazioni come: uso di formati standard (es. 30×20 cm), colori e materiali coordinati (ottone/alluminio/plexiglass in finitura sobria), posizione in prossimità del citofono o dell’ingresso, contenuti essenziali (nome, qualifica, orari) e divieto di messaggi pubblicitari. Talvolta è previsto un pannello unico con targhette uniformi per tutte le unità.

Autorizzazioni targa: come richiederle

Iter pratico: richiesta all’amministratore e delibera

Prepara una domanda scritta all’amministratore con: bozza grafica, dimensioni, materiale, sistema di fissaggio, punto di installazione e foto di contesto. Allegare un render aiuta a mostrare l’impatto sul decoro. L’amministratore può autorizzare se rientra nelle prassi, oppure rimettere la decisione all’assemblea.

Maggioranze e tempi: cosa aspettarsi

Se serve delibera, potrà essere richiesta una maggioranza semplice o quanto previsto dal regolamento per modifiche che interessano le parti comuni. Considera tempi tecnici: convocazione, assemblea, eventuale richiesta di integrazioni. Una domanda completa riduce sospensioni o dinieghi.

Requisiti della targa professionale

Una buona targa condominiale o targa per studi professionali deve essere chiara, uniforme e conforme alle regole di edificio e contesto urbano.

  • Dimensioni, materiali, posizionamento: formati tipici 20×15, 25×15, 30×20, 40×30 cm; materiali sobri (ottone, alluminio, plexiglass) con finiture uniformi; posizionamento vicino all’ingresso o al campanello, a un’altezza leggibile e senza intralci.
  • Contenuti ammessi: informativa vs pubblicitaria: di norma consentiti nome e cognome, titolo/qualifica, orari e contatti. Sono spesso vietati claim commerciali, prezzi e grafiche aggressive. L’obiettivo è identificare, non promuovere.

Nota sui fissaggi:

Per una resa elegante e durevole, nelle targhe in ottone alluminio si impiegano fori con copriviti coordinatibiadesivo. Sulle targhe in plexiglass si privilegiano soluzioni meccaniche con distanziali.

Quando non è possibile affiggere la targa

L’installazione può essere negata quando la targa viola il regolamento (dimensioni non conformi, materiali vietati), compromette il decoro architettonico (colori o stili incoerenti) o la sicurezza (ostruzione passaggi, fissaggio precario). Anche contenuti palesemente pubblicitari o vistosi possono essere respinti.

Casi particolari per la targa in condominio

Ci possono essere dei casi eccezionali in cui bisogna prestare più attenzione.

Targa dell’amministratore di condominio: è obbligatoria?

Molti stabili espongono una targa amministratore condominio o una targhetta condominiale con nome, recapiti e orari per la reperibilità: non sempre è formalmente obbligatoria, ma è fortemente consigliata per trasparenza e comunicazioni rapide con i condomini e i fornitori. Anche qui valgono uniformità e sobrietà.

Studi professionali, ambulatori e attività aperte al pubblico

Per studi medici e studi tecnici l’affissione è spesso prassi consolidata (identificazione e orari). Attività aperte al pubblico possono richiedere, oltre alla targa, altre forme di segnaletica previste dal Comune (es. orari di apertura). Se l’edificio è sottoposto a vincoli (centro storico/paesaggistici), informati sugli ulteriori permessi.

⛔️ Disclaimer:

I contenuti hanno finalità informativa generale e non sostituiscono pareri legali. Verifica sempre il regolamento del tuo stabile e confrontati con l'amministratore.

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Domande frequenti

Sì, quando si installa su parti comuni occorre il via libera dell’amministratore o dell’assemblea secondo il regolamento. Se la targa è interna alla propria unità (es. lato interno della porta), di norma non serve autorizzazione, purché non visibile su parti comuni e nel rispetto del decoro.

L’art. 1117 elenca le parti comuni dell’edificio; l’art. 1138 disciplina il regolamento condominiale. In pratica, la targa su facciata/androne rientra nelle parti comuni e va trattata secondo regole condivise.

Formati e materiali uniformi, posizione definita (ingresso, citofono, bacheca), contenuti informativi essenziali (nome, qualifica, orari), divieto di messaggi pubblicitari e colori vistosi. In alcuni stabili si richiedono copriviti coordinati per uniformità.

Di norma chi la richiede sostiene costo della targa e installazione. Se il condominio adotta un pannello unico per tutti, la spesa può essere ripartita secondo decisione assembleare.

Vietati spesso formati non standard, materiali non coerenti, luci/insegne luminose non autorizzate, grafiche promozionali, posizioni che alterano decoro o intralciano passaggi.

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